mercoledì 28 gennaio 2015

LE EMOZIONI NEL TEMPO..


Come abbiamo potuto intuire, parlare di emozioni e della loro origine specifica non è così semplice, infatti durante il corso del tempo numerosi studiosi hanno potuto indagare e cercare di attribuire una propria interpretazione giustificata sulla loro presenza e sul loro sviluppo. Numerosi dibattiti scientifici hanno caratterizzato la loro storia come per esempio la teoria di James e Lange nel 1884, e quella di Cannon Bard. Queste diversificazioni derivano anche e soprattutto dal fatto che gli studiosi usavano metodi di pensiero differenti e pertanto attribuivano importanza ad alcuni elementi piuttosto che ad altri. 
Nel Comportamentismo, Watson si interessò alle emozioni, in particolar modo stimolando i neonati e studiando le loro reazioni, giungendo alla conclusione che essi manifestassero in primis tre comportamenti emozionali diversi: ira, amore, paura. 
Secondo l'autore, partendo da questi tre e per mezzo dell'apprendimento si arriva a svilupparne molti altri. Oltre il Comportamentismo anche la teoria psicanalitica si interessò dell'argomento tanto che grazie al metodo dell'analisi di Sigmund Freud, si riuscì in età adulta ad estrarre le emozioni latenti che la mente per qualche ragione aveva voluto celare alla realtà, tanto da poterle rendere contenuti manifesti. Anche la medicina poi si interessò delle emozioni così come Ekman che si  interessò in modo particolare agli aspetti legati alla trasmissione ed alla comunicazione delle emozioni. Perciò capire quale sia totalmente corretta è impossibile, visto che quando si parla di emozioni si devono prendere in considerazione tantissimi aspetti che a volte vengono sottovalutati e tralasciati. Di certo, possiamo solo affermare che il termine emozione sia un "termine valigia". 

FONTI:

Nessun commento:

Posta un commento